Nonostante debba gran parte della sua fama al film di Alex Proyas e all’indimenticabile interpretazione di Brandon Lee, non è possibile non rammentare che Il Corvo sia prima di tutto un fumetto di James O’Barr. Ed è un fumetto colmo di tragedia e sofferenza, che già nelle sue pagine trasuda accenni musicali a Robert Smith e Joy Division, strizzando un occhio anche ad Arthur Rimbaud e Rose Fyleman. Non esiste lieto fine in questa storia [ovviamente non autobiografica, ma…], a meno di non voler considerare tale la catarsi che esplode da violenza e vendetta. Ed il tratto di O’Barr cattura immediatamente l’occhio e ne enfatizza ogni sequenza, tra chine morbose e acquerelli morbidi, tutti rigorosamente in bianco e nero.
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